Gli amministratori non possono disporre delle azioni acquistate a norma dei due articoli precedenti se non previa autorizzazione dell'assemblea, la quale deve stabilire le relative modalità. A tal fine possono essere previste, nei limiti stabiliti dal primo e secondo comma dell'articolo 2357, operazioni successive di acquisto ed alienazione. Finché le azioni restano in proprietà della società, il diritto agli utili e il diritto di opzione sono attribuiti proporzionalmente alle altre azioni. Il diritto di voto è sospeso, ma le azioni proprie sono tuttavia computate ai fini del calcolo delle maggioranze e delle quote richieste per la costituzione e per le deliberazioni dell'assemblea. Nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il computo delle azioni proprie è disciplinato dall'articolo 2368, terzo comma. (2) L’acquisto di azioni proprie comporta una riduzione del patrimonio netto di eguale importo, tramite l’iscrizione nel passivo del bilancio di una specifica voce, con segno negativo. (3) (1) (1) Articolo sostituito dall'art. 1, D.Lgs 17 gennaio 2003, n. 6. (2) Comma sostituito dall'art. 1, D.L.gs. 29 novembre 2010, n. 224. (3) Comma sostituito dall'art. 6, D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 139 con applicazione ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1 gennaio 2016.