Le notificazioni ai militari in servizio alle armi, che devono comparire, come testimoni, periti, interpreti o custodi di cose sequestrate, davanti ai tribunali militari, sono eseguite con semplice avviso per iscritto o telegrafico, diretto dall’autorità procedente al comando da cui il militare dipende. Il comando stesso trasmette senza indugio all’autorità procedente l’attestato della fatta intimazione. Se ricorrono particolari ragioni di urgenza, i militari in servizio alle armi possono essere citati con avviso verbale, anche telefonico, diretto ai rispettivi superiori, che hanno l’obbligo di curare l’immediata intimazione. Se i militari sono in congedo o altrimenti lontani dalla sede del corpo, l’avviso può essere notificato a cura dell’Arma dei carabinieri del luogo, che invia subito la sua relazione all’autorità procedente.