Irretroattività dell'art. 3 bis del decreto legge 146 del 2021
A parere di alcuni la sentenza di Cassazione 26283 del 2022 è applicabile a tutti i processi pendenti, tuttavia c'è anche chi ha proposto una più condivisibile tesi giuridica.
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A parere di alcuni la sentenza di Cassazione 26283 del 2022 è applicabile a tutti i processi pendenti, tuttavia c'è anche chi ha proposto una più condivisibile tesi giuridica.
“Nel giudizio che revoca l’amministratore di condominio non è richiesto il patrocinio di un difensore legalmente esercente, trattandosi di un procedimento camerale plurilaterale atipico, che culmina in un procedimento privo di efficacia decisoria, siccome non incidente su situazioni sostanziali di diritti o ‘status’”.
La responsabilità per i danni causati dalla circolazione dei veicoli è fonte di costante pericolo non solo per i conducenti, ma anche per i pedoni.
Il requisito dell’altezza minima dei bandi di concorso è giustificato da ragioni di sicurezza per la collettività, specie con riferimento ai lavori, come quelli svolti dalle forze dell’ordine, in cui spesso si ha a che fare con criminali o con situazioni in cui la prestanza fisica aiuta sé stessi e il bene comune.
Molto spesso accade che il datore di lavoro, pur di sgravarsi da un peso economico e, talvolta, anche morale, come è nel caso di un lavoratore divenuto “fastidioso”, proceda ad un licenziamento che solo formalmente può fondarsi su un giustificato motivo oggettivo mentre in realtà, ufficiosamente, costituisce soltanto un espediente.
Chi conversa con un'altra persona accetta il rischio che la conversazione sia documentata mediante registrazione pertanto il contenuto è utilizzabile come prova in giudizio.
In tema di omesso versamento di somme dovute all’Erario, è necessario distinguere diverse fattispecie che il d.lgs. 74/2000 in relazione ai reati tributari prevede.
L'obbligo di custodia degli animali sorge ogni qualvolta sussista una relazione anche di semplice detenzione tra l'animale e una data persona, e il custode ha l'obbligo di controllare e di custodire l'animale adottando ogni cautela per evitare e prevenire le possibili aggressioni a terzi anche all'interno dell'abitazione.
La caccia di gruppo al cinghiale, in quanto attività venatoria con il fucile, è attività pericolosa. Secondo la Cassazione penale, che ha deciso il 25 giugno 2020 con la sentenza n. 19217, il cacciatore ha l'obbligo, al fine di preservare l'incolumità dei terzi e non mettere in pericolo la vita degli altri partecipanti, di accertare che il campo di tiro sia sufficientemente aperto e libero, e non può sparare contro un bersaglio non determinato e coperto da vegetazione, altrimenti incorre nel reato di omicidio colposo.
La corte di cassazione penale, con la sentenza n. 2712 2006, ha statuito in materia di proponibilità della querela da parte di uno solo dei diversi soggetti offesi. Ai sensi dell’art. 122 c.p. infatti, applicabile per rimando diretto anche all’art. 129 c.p., il reato commesso in danno di più persone è punibile anche se la querela è proposta da una soltanto di esse, con effetti sulla costituzione di parte civile.
Pur annullando con rinvio la sentenza emessa dalla Corte di appello limitatamente alla omessa motivazione sulla richiesta di sanzione sostitutiva, la Cassazione (sentenza n. 54715/2016) ha rigettato il ricorso dichiarando irrevocabile l'affermazione di responsabilità nei confronti dell’imputato, colpevole di avere manomesso macchine per il gioco online per abilitarle all'esercizio del gioco d'azzardo allo scopo di trarne profitto.
La notificazione degli atti (anche tributari) è disciplinata dagli artt. 137 e ss. c.p.c.: in particolare, ai sensi dell’art 139 c.p.c., rubricato“notificazione nella residenza, nella dimora o nel domicilio”, la notificazione deve effettuarsi nel comune di residenza del destinatario, nella casa di abitazione in cui si trova o nel luogo in cui esercita l’industria o il commercio.
La Corte di cassazione con sentenza n. 35924 dell’8 agosto 2019 ha annullato con rinvio la sentenza della Corte di appello di Trieste con la quale veniva condannato un farmacista friulano per truffa, rimettendo al collegio di una diversa sezione la decisione sul merito.
La Corte di cassazione si è pronunciata sul caso di un uomo che, non avendo mai accettato la fine della relazione sentimentale, inizia a perseguitare l’ex compagna in modo sempre più aggressivo.
Ripetuti atteggiamenti persecutori, appostamenti e percosse, hanno costretto la donna a denunciarlo.