Requisito Altezza Minima Concorsi

Il requisito dell’altezza minima dei bandi di concorso è giustificato da ragioni di sicurezza per la collettività, specie con riferimento ai lavori, come quelli svolti dalle forze dell’ordine, in cui spesso si ha a che fare con criminali o con situazioni in cui la prestanza fisica aiuta sé stessi e il bene comune.

Eccetto tali casi, in cui comunque bisogna commisurare l’elemento dell’altezza con le effettive mansioni, spesso tale requisito finisce per essere discriminatorio, nei confronti soprattutto delle donne che sono naturalmente più basse degli uomini.

Se da un lato l’argine è pervenuto dai principi della Corte costituzionale, secondo cui occorre differenziare le altezze in base al sesso, restano dei dubbi di legittimità, in quanto di solito, mentre per i ragazzi il limite è sotto la media, per le ragazze è abbastanza sopra il livello medio.

Ad esempio nei bandi per l’arruolamento nelle Forze dell’ordine l’altezza minima per le donne è di almeno 161 cm, mentre per gli uomini di 165 cm: si evince chiaramente che, stando agli standard è più semplice trovare un ragazzo di almeno un metro e 65 cm, mentre il richiedere per la donna 1 metro e 61 cm di altezza, può risultare un criterio molto più forte di selezione.

Con legge 12 gennaio 2015 n. 2 il Parlamento ha eliminato il requisito del limite minimo di altezza, sostituendolo con un parametro che tenga in considerazione la più generale idoneità fisica del candidato allo svolgimento del servizio.

Articolo 635 del codice dell’ordinamento militare

Si è infatti modificato l’articolo 635 del codice dell’ordinamento militare e altre disposizioni in materia, disponendo che ai fini del reclutamento occorre rientrare nei parametri fisici correlati alla composizione corporea, alla forza muscolare e alla massa metabolicamente attiva, secondo le tabelle stabilite dal regolamento.

Questo ha dato speranza a tante giovani con il sogno di entrare nelle forze dell’ordine, tra cui quelle di polizia, come nel caso di una ragazza di La Spezia di 28 anni che, esclusa dal bando pubblico per 80 posti da commissario di polizia, ha fatto ricorso al Tar proprio sulla base di questa nuova normativa.

Ricorsi patrocinati da Avvocati in difesa del Lavoratore

Il giudice amministrativo ha emesso un decreto di sospensiva del provvedimento impugnato, affermando che così facendo si corre il rischio di assumere le persone alte ma meno brave; in più il ruolo del commissario di polizia non prevede compiti operativi, bensì di ufficio.

La sospensiva del tribunale amministrativo del Lazio ha permesso alla ragazza di partecipare alle prove selettive. Lo stesso è accaduto ad una giovane di 29 anni che aveva partecipato al concorso per il reclutamento di 4 unità di vice revisore tecnico nel ruolo dei revisori tecnici del corpo di polizia penitenziaria ma era stata ritenuta inidonea per deficit di statura.

La candidata ha depositato ricorso al Tar contro il Ministero della giustizia che, previa verificazione di tutti gli altri requisiti di partecipazione, ha ammessola signora a partecipare alle prove concorsuali.


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